Sigarette elettroniche e liquidi Smooke
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Sigaretta Elettronica: Tutto Ciò Che Devi Sapere

Sigaretta elettronica,  e-cigarettee-cig, qualcuno la chiama anche “vaporizzatore”:  non è altro che un dispositivo alimentato a batteria che converte la nicotina liquida in vapore.

sigaretta elettronicaIl consumatore inspira il vapore, motivo per cui questa pratica viene definita “vaping” e chi utillizza le e-cig è chiamato vaper o “svapatore” (in italiano).

Le sigarette elettroniche non contengono tutte le sostanze chimiche nocive presenti nelle sigarette tradizionali, come il monossido di carbonio e il catrame.
Rappresentano un metodo alternativo per consumare la nicotina ma con la possibilità – permessa dal dispositivo – di ridurla, nel tempo.

Il design di una sigaretta elettronica è spesso molto simile a quello di una sigaretta analogica proprio per dare al consumatore l’idea che non ci sia alcuna differenza, aiutandolo a smettere di fumare.
Con questo lungo articolo vogliamo fare il punto della situazione sulla sigaretta elettronica e sanare qualche dubbio dei neofiti.

Come è nata la sigaretta elettronica?

La prima sigaretta elettronica fu realizzata nel 1963 ad opera di Herbert A. Gilbert.

Purtroppo la tecnologia non sembrava ancora all’altezza delle aspettative e il mercato non era pronto a sostituire le sigarette analogiche tradizionali.
Per avere il dispositivo con le caratteristiche che apprezziamo oggi dobbiamo aspettare il 2003, anno in cui Hon Lik, farmacista cinese, brevettò la sua prima sigaretta elettronica.
Secondo quanto riferito, il padre di Lik morì di cancro ai polmoni e fu proprio sull’onda di questa spinta emotiva che il farmacista iniziò a studiare il prototipo di un dispositivo che aiutasse a smettere di fumare.
Il prodotto è stato immesso sul mercato l’anno successivo, con un un design leggermente diverso.
Il successo fu immediato.
Dal 2006 il vaping venne introdotto in Europa, iniziando il suo viaggio internazionale.
Nel 2012 la Nicotine and Tobacco Research pubblicò uno studio dal titolo “Sigarette elettroniche: efficace somministrazione di nicotina dopo somministrazione acuta”, che esplorava l’assunzione di nicotina con diversi dispositivi elettronici.

I primi studi sulla sigaretta elettronica

Iniziarono in quegli anni gli studi sulla sigaretta elettronica alla ricerca dei possibili rischi sulla salute ma anche sui suoi benefici. Era evidente che si trattasse di un dispositivo meno dannoso rispetto alla sigaretta classica.
Con i giusti accorgimenti avrebbe aiutato i fumatori a smettere di fumare.
La ricerca ha contribuito negli ultimi anni a rendere le sigarette elettroniche più efficaci come sostituti del fumo e a ridurre i  rischi residui  al minimo, stabilendo adeguati controlli e standard di qualità.

Oggi il Vaping aiuta milioni di fumatori a smettere di fumare.

Sigaretta elettronica: si svapa, non si fuma

Quando accendi una sigaretta analogica (tradizionale), avviene un fenomeno definito come combustione.
A ogni “boccata” si genera una corrente primaria che interessa l’apparato respiratorio (fumo attivo, chiamato in inglese “mainstream smoke”) . Si tratta del fumo inalato direttamente dalla sigaretta e riguarda essenzialmente il fumatore.
A questo si associa una corrente secondaria dovuta alla combustione della sigaretta e all’espirazione del fumatore (fumo passivo, chiamato in inglese “sidestream smoke”).
Il fumo viene immesso nell’ambiente e inalato involontariamente da chi ci sta attorno.

Una sigaretta, che pesa in media 1 grammo, viene consumata in quasi 12 minuti, con circa 8-10 boccate, per un volume totale di 250 ml di tabacco.
Una sigaretta elettronica non si basa su questo processo di combustione. Riscalda un liquido di nicotina e converte il liquido in vapore. Per questo parliamo di vaporizzazione.
La sigaretta elettronica è di fatto un vaporizzatore.

Sigaretta elettronica: come funziona?

Ogni sigaretta elettronica è dotata, in linea di massima, di:

  • un serbatoio (tank);
  • un boccaglio (drip tip);
  • una cartuccia alla nicotina;
  • una resistenza (coil);
  • una batteria al litio ricaricabile;
  • circuiti elettronici

Mentre lo svapatore aspira, un sensore attiva una resistenza che vaporizza il liquido poi inalato.

Il boccaglio è una cartuccia fissata all’estremità del tubo. Un piccolo serbatoio di plastica contiene un materiale assorbente inzuppato di liquido.

Molte e-cig hanno un diodo ad emissione luminosa (LED) all’estremità che si illumina quando l’utente inspira, simulando la fiamma.
La fiamma artificiale è l’unico tipo di sicurezza quando si utilizza una sigaretta elettronica: provare ad accendere il dispositivo potrebbe causare l’accensione e l’esplosione della batteria.

Tre termini molto usati nel campo del vaping che ti sarà utile conoscere:

Atomizzatore

Un atomizzatore è una resistenza “a vista” che viene inumidita con poche gocce di liquido, in genere non più di 3 ogni 10/15 tiri. La fumata dell’atomizzatore è più fredda rispetto agli altri sistemi di vaporizzazione.

Cleromizzatore

Un cleromizzatore è una resistenza costituita da un serbatoio trasparente esterno e un atomizzatore interno. Permette una buona autonomia di fumata, una hit (colpo di tosse) decisa e un vapore di tipo tiepido.

Cartomizzatore

Un cartomizzatore è un cilindro contenente un tessuto di materiale assorbente e una resistenza. La spugnetta svolge la funzione di trattenere il liquido e la resistenza lo scalda vaporizzandolo.

La fumata del cartomizzatore è tipicamente più calda rispetto ad altri sistemi di vaporizzazione.
Il cartomizzatore ha una durata indicativa pari a una decina di ricariche di liquido; in ogni caso va sostituito quando si percepisce un calo della prestazione e/o un sapore sgradevole.

Se hai qualche dubbio, puoi guardare le nostre FAQ.

Liquidi: i tanti gusti della sigaretta elettronica

Il liquido o e-liquid, viene prodotto estraendo la nicotina dal tabacco e mescolandola con una base, solitamente glicole propilenico e con l’aroma.
Il liquido che riempie le cartucce è solitamente composto da glicole propilenico, un additivo usato anche nei prodotti alimentari.
I consumatori possono acquistare cartucce contenenti diverse quantità di nicotina o senza nicotina.
Le opzioni spaziano dal sapore di tabacco e mentolo a menta, cioccolato, caffè, mela, ciliegia e caramello.

Sigaretta elettronica: liquido pronto e aroma

I liquidi premiscelati sono liquidi pronti da svapare; contengono glicole propilenico, glicerolo vegetale, aromi ed eventualmente nicotina.
Gli aromi per sigarette elettroniche invece sono essenze concentrate da utilizzare previa diluizione all’interno di un liquido base. Non possono essere utilizzati puri.
L’indicazione generale per la diluizione è di una goccia di aroma per ogni ml di liquido.
Gli aromi delle sigarette elettroniche hanno intensità diverse ma è comunque meglio non eccedere le 3 gocce per ml.

Nel caso si vogliano utilizzare più aromi all’interno di un liquido neutro è bene non superare il totale delle gocce massime consigliate. Ad esempio in 10 ml di liquido neutro il numero massimo delle gocce indicate è pari a 30.
Si possono aggiungere gli aromi anche ai premiscelati già aromatizzati, ma in quel caso è preferibile non superare la singola goccia per ml in quanto nel liquido sono già presenti degli aromi e il loro eccesso incide sul funzionamento e sulla durata della resistenza.

Il contenuto di nicotina nei liquidi varia da 0 (per i liquidi senza nicotina) a 36mg/ml (i liquidi Smooke hanno 9mg/ml , 18mg/ml, 0mg/ml di nicotina).

Un flacone da 18 mg/ml contiene 180 mg di nicotina (ne viene però assorbita un 10% per via del processo di vaporizzazione).

Quanto costa una sigaretta elettronica?

Il prezzo delle sigarette elettroniche può variare molto a seconda del modello e delle esigenze. Ci sono sigarette elettroniche da 10 euro (la sigaretta elettronica più economica) e altre da 50-60 euro a seconda del kit scelto, della dotazione e delle proprie esigenze di svapo.
Le sigarette elettroniche da 10 euro sono senza dubbio per i vaper  alle prime armi.  La sigaretta elettronica da 50 euro è per i vaper che hanno già le idee chiare sulle prestazioni di cui hanno bisogno.
Solitamente man mano che si svapa, si diventa sempre più esigenti con l’hardware (il dispositivo e gli accessori) o i liquidi.

Quanto costa svapare?

Quando fumavi 1 pacchetto al giorno, considerato il costo di un pacchetto medio (circa 4.50 euro), spendevi circa 1.662 euro all’anno.
Per quanto riguarda i costi dello svapo, il costo maggiore lo si ha con l’acquisto dell’hardware che però viene ammortizzato nel tempo (circa 60 euro).
A parte i primi tempi, in cui avrai necessità di fare esperienza, successivamente spenderai massimo 50 euro al mese. Per un totale di massimo 600 euro all’anno. Se diventerai bravo a miscelare liquidi a base neutra e aromi, per farti i tuoi liquidi personalizzati potrai spendere anche meno, arrivando anche a dimezzare questa cifra.
Ovviamente è tutto molto indicativo: dipende dalla quantità di nicotina, dal tipo di liquido e anche dagli accessori o nuovo hardware che deciderai di acquistare.

Nel mondo vapers si usa un termine per definire l’acquisto compulsivo e la mania di provare sempre cose nuove: si dice che hai “la scimmia”. È qualcosa che capita un po’ a tutti, non preoccuparti.
In genere, poi, ci si stabilizza.
Lo svapo prevede un investimento iniziale, fatto anche di sperimentazione per trovare le combinazioni box-atom-liquido a te più congeniale. Ma svapare in sé è molto più economico che fumare.

Sigaretta elettronica: fa male?

Molti studi hanno appurato che la sigaretta elettronica è meno dannosa di quella tradizionale (non essendoci combustione). Ovviamente il rischio è che gli adolescenti possano, per gioco, avvicinarsi allo svapo e poi iniziare a fumare le sigarette classiche, cosa che auspichiamo non accada.

La maggior parte delle e-cig contengono nicotina, che (questo è noto) crea dipendenza.
Non c’è alcuna prova che la nicotina provochi direttamente il cancro e che sia una sostanza dannosa, tutt’altro.

Come si legge sul “Codice Europeo contro il cancro” alla domanda “La nicotina provoca il cancro?” si risponde: “No. La nicotina è un composto chimico comune presente nelle piante di tabacco responsabile della dipendenza dal tabacco, ma non provoca direttamente il cancro. Le persone dipendenti hanno maggiore tendenza a continuare a esporsi alle sostanze cancerogene contenute nel tabacco da fumo o in quello non da fumo.”

Il problema, quindi è la dipendenza.

Gli altri componenti dei liquidi delle sigarette elettroniche sono glicole propilenico, glicerolo vegetale, acqua, aromi naturali e sono innocui.
Negli anni sono nati liquidi a basso contenuto di nicotina o senza nicotina in modo che lo svapatore, che è in genere un ex fumatore, possa fare un percorso graduale di riduzione di questo ingrediente (che è di fatto l’unico potenzialmente dannoso).

Quindi alla domanda: la sigaretta elettronica, fa male? rispondiamo che gli studi condotti fin’ora sono incoraggianti.
Per ora le inchieste su chi, pur non essendo fumatore, ha iniziato a svapare sigarette elettroniche hanno dimostrato che la percentuale di questi svapatori è minima. E che quindi l’uso della sigaretta elettronica è preminente tra ex fumatori.
Per approfondimenti leggi il nostro articolo sul blog: Sigarette Elettroniche: il Tuo Sorriso Ringrazia
in cui sono presenti due studi interessanti su questo argomento.

 Chi non dovrebbe fumare la sigaretta elettronica

La sigaretta elettronica è vivamente sconsigliata a:

  • minori;
  • persone allergiche/sensibili alla nicotina;
  • donne in gravidanza  o in allattamento;
  • persone che devono evitare l’uso di prodotti a base di tabacco o nicotina per motivi medici;
  • persone con condizioni cardiache instabili, grave ipertensione o diabete.

Dove si può fumare la sigaretta elettronica?

Uno dei problemi legati alla regolamentazione delle sigarette elettroniche sta nel decidere come classificarle. Sono abbastanza simili alle sigarette del tabacco e quindi da regolare allo stesso modo?
Molte persone si chiedono se possano usare le sigarette elettroniche in luoghi in cui si limita il fumo di tabacco.
I produttori e gli utenti di sigarette elettroniche sostengono che, poiché il vapore non presenta rischi per la salute e non genera nessun odore fastidioso, le sigarette elettroniche dovrebbero essere consentite ovunque.
Di fatto il divieto di fumo della sigaretta elettronica è un paradosso in termini in quanto non si tratta di fumo ma di vapore.

Gli oppositori di e-cig sostengono che consentire l’uso di sigarette elettroniche ovunque possa scoraggiare le persone a ridurre la nicotina.
Ma allora dove si può fumare la sigaretta elettronica? Meglio indicarti dove “non si può fumare”.

Sigaretta elettronica: divieti

Dov’è vietato svapare? In Italia l’uso della sigaretta elettronica rimane vietato per legge all’interno dei locali chiusi, nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie, nelle scuole di comunità di recupero, istituti di correzione minorili, nei centri per l’impiego e la formazione professionale.
Dove si può fumare la sigaretta elettronica?
Nessun divieto nei locali pubblici, fermo restando la possibilità per esercenti o gestori di sale e ristoranti di dare indicazioni sulla possibilità o meno di “svapare” in pubblico.
Molte aziende di trasporto e compagnie aeree hanno invece vietato l’uso di sigarette elettroniche.
Alcuni di questi divieti all’uso della sigaretta elettronica sono giustificati al fatto che i rilevatori di fumo potrebbero scattare comunque, per  effetto della vaporizzazione.

Sigaretta elettronica: quale scegliere?

Il passaggio alla sigaretta elettronica ti può mettere in difficoltà. Avrai molti interrogativi e dovrai prendere alcune decisioni su temi che non conosci.
Sicuramente con le informazioni corrette e personale qualificato riuscirai a fare la scelta adatta a te.

Al momento di decidere quale kit per sigarette elettroniche scegliere è necessario porsi qualche domanda:

  • Quanto/quanto spesso fumo?
  • Ho bisogno di più di una batteria?
  • Mi aspetto di fumare mentre sono in giro o riservo questa abitudine a quando sono a casa?
  • Quanto voglio spendere per iniziare?
  • Ho bisogno o desidero accessori come caricabatterie da auto o caricabatterie da muro o custodia da trasporto?

Innanzitutto sarà utile sapere che sono disponibili  “starter” kit di sigarette elettroniche adatti al principiante assoluto.

Tutti i kit di avviamento sono accompagnati da istruzioni su come utilizzare il dispositivo.

Batteria sigaretta elettronica

Possiamo approssimativamente fare uno schema che leghi l’amperaggio alla durata della batteria di una sigaretta elettronica.
Ovviamente la durata è indicativa (ci sono altri fattori che incidono):

  • 280 mAh 4 ore
  • 650 mAh 7 ore
  • 1300 mAh 10/14 ore
  • 1500 mAh 14/16 ore
  • 2100 mAh 20 h
  • 2300 mAh 20/25 ore
  • 2600 mAh 22/27 ore

Starter kit: sigarette elettroniche per chi comincia

Gli starter kit sono kit di sigarette elettroniche tutto incluso. Questo non vuol dire che non siano di qualità.
Quello che contiene il kit di base dipenderà dal prodotto acquistato e da quanto si vuole spendere.

In genere gli starter kit includono una batteria di sigarette, un clearomizer e un cavo usb per la ricarica.
I liquidi ovviamente vengono acquistati a parte.
Le batterie standard sono di 650 mAh.

Dovrai quindi scegliere la tua prima sigaretta elettronica in relazione all’uso che pensi di farne.
Sarà una scelta un po’ arbitraria, perché ancora non sei entrato nel mondo dello svapo e non hai tanta dimestichezza.
Nel caso ti serva, potresti acquistare una batteria secondaria.

Pensi di fumare anche quando sei fuori casa?

Potrebbe esserti utile un caricatore per auto per sigarette elettroniche. Un cavo USB aggiuntivo per ricaricare il dispositivo al lavoro tramite il computer o un caricatore a muro potrebbe essere utile per assicurarti di non essere tentato di tornare alle sigarette tradizionali.

Non utilizzare caricabatterie non appositamente progettati per l’uso di sigarette elettroniche perché è estremamente pericoloso.

Se stai facendo esperimenti con lo svapo e non sei ancora sicuro, un kit di base potrebbe essere esattamente quello che stai cercando.

Kit completo sigarette elettroniche per svapatori esperti

Questi tipi di kit offrono anche accessori aggiuntivi per i vapers esperti: clearomizer aggiuntivi, batterie aggiuntive, adattatori, caricabatterie per auto o caricatore da muro.

L’esistenza di così tanti extra aumenterà il prezzo unitario del kit di partenza.

I kit di sigarette elettroniche più avanzati possono includere clearomizer più sofisticati come clearomizer a doppia bobina e batterie più avanzate con tensione variabile, capacità di wattaggio variabile.

Le possibilità di personalizzazione sono infinite.

Qual è la sigaretta elettronica migliore?

Be’ a questa domanda non sappiamo rispondere.
Deciderai tu in base ai tuoi gusti e alle tue propensioni. Però speriamo possa piacerti una delle sigarette elettroniche Smooke.