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Sigaretta elettronica: dai test risulta molto meno dannosa dei riscaldatori di tabacco 

Sigaretta elettronica: dai test risulta molto meno dannosa dei riscaldatori di tabacco 

Uno studio condotto dal medico greco Farsalinos dimostra che l’e-cig rimane la scelta migliore per ridurre il danno da fumo.

La sigaretta elettronica rimane la scelta migliore per ridurre drasticamente i danni da fumo. A suggerirlo è stato uno studio condotto da una équipe di ricerca prevalentemente greca che ha messo a confronto le emissioni di riscaldatori di tabacco, di ecig e di sigarette gradizionali.

Per effettuare questa ricerca, intitolata “Carbonyl emissions from a novel heated tobacco product (IQOS): comparison with an e-cigarette and a tobacco cigarette”, i medici hanno utilizzato un riscaldatore di tabacco (Iqos, appunto), una ecig con atomizzatore Nautilus Mini e una sigaretta tradizionale (Marlboro rossa). L’ecig è stata utilizzata ad una potenza di 10 e 14 Watt con un liquido tabaccoso.

I risultati misurati dai ricercatori greci sono i seguenti.

Il riscaldatore di tabacco, per ogni stick riscaldato, ha emesso 5-6,4 mg di formaldeide, 144,1-176,7 mg di acetaldeide, 10,4-10,8 mg di acroleina, 11-12,8 mg di propionaldeide e 1,9-2 mg di crotonaldeide. Paragonati alla sigaretta tradizionale, questi valori riportano una riduzione media del 91,6 per cento della formaldeide, del 84,9 dell’acetaldeide e del 90,6 per l’acroleina. Anche propionaldeide e crotonaldeide risultano ridotte, rispettivamente dell’89 e del 95,3 per cento. Dunque si evidenzia una forte riduzione del carbonile rispetto alla sigaretta tradizionale, ma comunque molto superiori alla sigaretta elettronica.

Le emissioni della sigaretta elettronica ogni 12 inalazioni erano pari a 0,5-1 mg di formaldeide, 0,8-1,5 mg di acetaldeide, 0,3-0,4 mg di acroleina e non vi erano tracce di propionaldeide e crotonaldeide. Inoltre aumentando l’intensità delle boccate, i riscaldatori aumentavano le emissioni di formaldeide, i cui livelli rimanevano comunque 3-4 volte inferiori a quelli delle sigarette tradizionali. In base ai risultati ottenuti utilizzando il regime standart Health Canada Intense, concludono i ricercatori, “l’uso di 20 stick di tabacco riscaldati ridurrebbe l’esposizione al carbonile dell’81,7-97,9 per cento rispetto al fumo di 20 sigarette di tabacco; usando 5 g di liquido per sigarette elettroniche, la rispettiva riduzione dell’esposizione sarebbe del 92,2-99,8 per cento”.

La conclusione è che i riscaldatori di tabacco riducono sì il danno rispetto alle sigarette tradizionali ma sono comunque più dannosi rispetto alle e-cig che restano la soluzione migliore per la salute.

Fonte Sigmagazine.it