Resistenza Sigarette Elettroniche: la Migliore per il Tuo Svapo
Di cosa parliamo oggi
- 1Resistenza sigarette elettroniche: atomizzatore o cleromizzatore?
- 1.1
- 1.2Meglio una sigaretta con atomizzatore e tank o con solo il cleromizzatore?
- 2Resistenza sigaretta elettronica: quando cambiarla?
- 3Resistenza sigarette elettronica bruciata: da cosa lo capisci?
- 4Resistenza sigarette elettroniche: quale scegliere?
- 4.1Resistenza bassa
- 4.2Resistenza alta
Resistenza delle sigarette elettroniche: cos’è? A cosa serve? Quando cambiarla? Come scegliere la migliore sigaretta elettronica per le proprie esigenze?
In rete si trovano molte informazioni sulle e cig ma è difficile districarsi nella giungla dei tecnicismi.
Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza.
La resistenza nel mondo dello svapo ha lo scopo di vaporizzare il liquido che si scalda attraverso la batteria. Viene chiamata tecnicamente atomizzatore.
Resistenza sigarette elettroniche: atomizzatore o cleromizzatore?
Qualunque e-cig avrà bisogno di un atomizzatore e di uno spazio contiguo in cui inserire il liquido che verrà riscaldato dalla resistenza: questo spazio è detto serbatoio o tank.
Nel caso in cui i due elementi siano uniti in un unico componente, quest’ultimo prende il nome di cleromizzatore (clearomizer) dotato di un serbatoio trasparente.
Fino a qui ci siamo, vero?
Meglio una sigaretta con atomizzatore e tank o con solo il cleromizzatore?
Dipende dalle tue necessità. Devi infatti sapere che la resistenza è quella parte della sigaretta maggiormente soggetta a usura e che quindi, a seconda dell’utilizzo, andrà sostituita con maggior frequenza.
Resistenza sigaretta elettronica: quando cambiarla?
Quando capiamo di dover cambiare la resistenza della nostra sigaretta elettronica?
È semplicissimo: di norma si assiste a un calo delle prestazioni del dispositivo. In seguito il sapore diventa gradualmente amaro, simile a quello di bruciato.
Mediamente con un uso costante, la durata di un atomizzatore è di 2 settimane ma possono esserci grandi differenze da modello a modello e da svapatore a svapatore.
Ci sono molti fattori che influenzano la vita di una resistenza: il tipo di liquido usato (sintetico/organico), la densità di svapo, il cotone utilizzato.
In linea di massima quando fai fatica a vaporizzare il liquido, percepisci il sapore di bruciato e non senti più il gusto dei tuoi aromi è giunto il momento di cambiare la resistenza della tua sigaretta elettronica.
Il tutto è soggettivo, poi con l’esperienza capirai quando è il momento di cambiare la resistenza.
Quindi come rispondiamo alla domanda: “Resistenza sigaretta elettronica: quando cambiarla?”
Non esiste una risposta certa perché dipende da come e quanto si svapa.
Ma non preoccuparti. Dopo le prime settimane capirai da solo la sua velocità di usura in base al tuo consumo così da avere sempre una resistenza di scorta.
Sarai capace di riconoscere quando cambiarla ancor prima che si sia deteriorata definitivamente.
Resistenza sigarette elettronica bruciata: da cosa lo capisci?
Quando si brucia la resistenza del cleromizzatore, sentirai un fastidioso sapore di bruciato: abbiamo detto che questo è il tipico segnale che ci porta a pensare di dover cambiare la resistenza.
In questo caso dovrai sostituire anche la parte relativa al serbatoio.
Questa circostanza, in aggiunta al fatto che l’atomizzatore separato dal tank garantisce prestazioni più elevate, può essere una delle ragioni per cui alcuni preferiscono evitare i cleromizzatori.
È anche vero però che le resistenze dei cleromizzatori sono mediamente pensate per durare un po’ più a lungo.
Il cleromizzatore permette inoltre una sostituzione più semplice ed è meno probabile che possa generare perdite di liquido.
In breve, atomizzatore e tank possono essere un’ottima scelta per i più esperti o per i fumatori più assidui. Per chi si approccia per la prima volta a una e-cig (o per chi privilegia la comodità) il cleromizzatore potrebbe essere la soluzione migliore.
Che si presenti come integrata al serbatoio o meno, la resistenza è una parte importantissima della sigaretta elettronica in quanto è proprio questa che, in accoppiata alla batteria, definisce il calore del vapore, la sua quantità e anche il tipo di fumata che il dispositivo consente.
Resistenza sigarette elettroniche: quale scegliere?
Anche qui dipende dal tuo gusto personale.
L’unità di misura della resistenza è l’Ohm. Per dirla brevemente, più bassa è la resistenza dell’atomizzatore, maggiore è l’elettricità che vi scorre attraverso. Se invece si aumentano gli ohm della resistenza, l’elettricità sarà minore.
Resistenza bassa
Nel caso quindi di una resistenza bassa il risultato è normalmente una quantità di vapore maggiore, una maggior intensità del gusto e un vapore più caldo.
Di contro però questo farà si che la batteria si scarichi e usuri più velocemente, così come la resistenza, e che anche il liquido venga vaporizzato con più velocità.
Resistenza alta
Scegliendo una resistenza più alta invece si avrà l’esatto opposto, ossia una svapata leggermente meno calda e intensa ma che permetterà alla batteria di durare di più e di risparmiare sugli e-liquid.
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